RESTITUZIONE PATENTE IN PERIODO COVID-19: CHE FARE?

Un caso di specie che si è trovato ad affrontare il Nostro Studio è il seguente. Vi era la necessità della restituzione della patente durante il periodo “lockdown” dovuto alla diffusione del virus Covid-19. Dunque, che fare?

IL CASO DELLA RESTITUZIONE DELLA PATENTE DURANTE IL PERIODO COVID-19

Al nostro assistito veniva redatto verbale di accertamento dalla Polizia Stradale per essersi posto alla guida del proprio veicolo in stato di ebbrezza.

A titolo di sanzione amministrativa accessoria, gli accertatori ritiravano al medesimo la patente di guida ai fini della successiva sospensione.

Successivamente, il Prefetto notificava provvedimento di sospensione della patente per mesi 3.

Al termine del periodo di sospensione, il cliente prenotava la visita medica presso la Commissione Medica per ricevere l’idoneità alla restituzione della propria patente di guida.

Tuttavia, il giorno della visita, apprendeva che le Commissioni Mediche Patenti di Guida erano state chiuse per via dell’emergenza sanitaria dovuta dalla diffusione del virus Covid-19.

COME ABBIAMO RISOLTO

Il nostro Studio è partito da un’attenta analisi dei fatti e della vicenda.

Il periodo di sospensione della patente era stato interamente sofferto dall’interessato.

Il Cliente necessitava della propria patente di guida al fine di recarsi a lavoro e ritornare a casa. Tuttavia, l’uso dei mezzi pubblici di trasporto si rivelava parecchio difficoltoso a causa della lunga tratta. Infatti, vi era la necessità di cambiare ben 3 mezzi di trasporto, oltre a dover percorrere lunghi tratti stradali a piedi con tempistiche molto lunghe (ben 2 ore e 2 minuti per singola tratta, salvo imprevisti).

La legge prevede soltanto che l’interessato può presentare istanza al Prefetto per ottenere un permesso di guida, per determinate fasce orarie, e comunque non superiore a tre ore al giorno, per ragioni di lavoro. Ciò qualora risulti impossibile o estremamente gravoso raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici o non propri.

Vista la totale mancanza di una norma ad hoc che preveda situazioni analoghe a quelle trascorse durante il periodo di “lockdown”, il nostro Studio ha provveduto a redigere istanza motivata al Prefetto, chiedendo un permesso provvisorio di guida per l’assistito.

Il Prefetto accoglieva l’istanza depositata disponendo la restituzione provvisoria della patente di guida al Cliente. Disponeva poi altresì l’ordine di revisione medica entro 90 giorni.

Se anche tu hai un problema analogo a quello appena descritto, puoi tranquillamente contattarci agli indirizzi qui sotto per valutare il tuo caso. Saremo ben lieti di poterti aiutare.

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