Il contratto discografico è un contratto tipico di vendita o licenza, stipulato tra il produttore del fonogramma e la casa discografica, mediante il quale il titolare del master cede o licenzia i diritti di proprietà del fonogramma, ed ha per oggetto la registrazione finale di una canzone.
Come è strutturato il contratto discografico standard
La struttura del contratto discografico standard si basa principalmente su alcune fondamentali premesse:
- le parti contraenti: l’artista (il soggetto titolare di diritti connessi relativi alla fissazione della sua interpretazione ed esecuzione) ed il produttore di fonogrammi;
- l’oggetto: possono essere diversi a seconda delle esigenze dell’artista da una parte e del cessionario (chi acquista i diritti di utilizzazione) dall’altra.
Non tutti sanno che il produttore di fonogrammi può essere una casa discografica, ma anche una persona fisica. Infatti, il produttore di fonogrammi è colui che si impegna a far incidere a sue spese un certo numero di composizioni, per poi cedere a sua volta i fonogrammi realizzati (chiamati, appunto, “master“) ad un’etichetta.
L’obbligazione più importante che il produttore assume nei confronti dell’artista, è la corresponsione delle cd. “royalties“ sulle vendite delle registrazioni effettuate, incorporate nei supporti o distribuite digitalmente.
Il loro valore varia a seconda della notorietà e del successo commerciale di un artista. Nella distribuzione “fisica” esse sono generalmente determinate sul prezzo base del disco e calcolate sul novanta per cento dei dischi venduti; il dieci per cento in meno si giustifica per la copertura dei dischi difettosi e dati in omaggio.
Nella distribuzione “digitale” (ad oggi, quella largamente più diffusa) il valore delle royalties a favore dell’artista è in genere più elevato, in quanto il produttore non deve affrontare i costi di stampa dei supporti fisici. Il conteggio di tali percentuali è di norma effettuato semestralmente. L’esatta definizione e comprensione delle royalties è legata alla corretta valutazione della portata economica e giuridica del contratto.
Quali sono i contratti discografici più utilizzati
Nel campo specifico delle opere musicali, i contratti più utilizzati sono:
- il contratto di edizioni musicali;
- il contratto di produzione fonografica delle opere musicali;
- il contratto di riproduzione fonografica delle interpretazioni ed esecuzioni artistiche.
Come ottenere un contratto discografico
Ottenere un contratto con una etichetta discografica è il sogno di ogni musicista. Ma se gli si chiede quale sia la sostanza di tale contratto, pochi di loro sanno rispondere. Il contratto discografico deve essere molto chiaro nell’individuare i soggetti contrattuali, ossia le parti che stipulano il contratto, e definirne l’oggetto.
Accade spesso, oggi, che molti contratti discografici non diano alcuna garanzia all’artista, soprattutto per quanto riguarda la massima diffusione della loro opera. Per questo motivo, è sempre meglio far leggere il contratto discografico che si ha in mano ad un professionista esperto prima di sottoscriverlo.
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